Corrosione nell’impianto di riscaldamento: come smettere di sostituire lo scambiatore della tua caldaia!

Forse non ne puoi più di vedere il tecnico sostituire lo scambiatore della tua caldaia…

Oppure ti ha già cambiato il circolatore della caldaia tre volte in pochi mesi e ogni volta ti vanno via centinaia di euro.

Chi si trovava in questa situazione mi ha sempre raccontato che non era solo un problema di soldi, ma soprattutto di ANSIA!

Sì, ogni volta che aprivano un rubinetto dell’acqua calda o accendevano il riscaldamento, avevano paura di doversi rifare le domanda:

“E oggi cos’altro si è rotto?”

Beh, se il tuo impianto di riscaldamento è vittima della corrosione, non risolverai il problema curando i sintomi, cioè sostituendo le componenti man mano che si danneggiano.

Devi invece far scovare le cause di questi fenomeni, in modo da “uscirne” una volta per tutte.

Se continui a leggere te ne parlo in questo articolo…

Stamattina, sul Gruppo Facebook Il Tuo Amico Impiantista® , Raffaele mi ha fatto questa domanda:

Problemi corrosione impianto di riscaldamento

La domanda di Raffaele mi dà l’occasione per parlare del tema della corrosione nell’impianto di riscaldamento, molto importante nel caso degli impianti radianti ma non solo…

In realtà ho visto più spesso corrosione su impianti con caldaia e termosifoni, che nel caso di sistemi radianti.

Corrosione collettore impianto di riscaldamentoUna volta, mi è addirittura capitato di vedere una casa allagata perché la corrosione era stata così grave da “bucare” i collettori che distribuivano l’acqua ai radiatori!

Ti risparmio di immaginare i danni a quei parquet!

⚠️ Tornando a noi… Il problema è che, se l’acqua d’impianto si ossigena, corrode tutte le parti dell’impianto che contengono ferro:

– Nel caso di Raffaele, lo scambiatore della caldaia, evidentemente in acciaio

– In altri casi, la pompa di circolazione, i collettori, i tubi o raccorderia (es. una curva in acciaio zincato)

Ma cosa vuol dire che l’acqua dell’impianto di riscaldamento si ossigena?

I tecnici direbbero che “aumenta il tenore di ossigeno” nell’acqua di riscaldamento e questo può dipendere da varie cose.

Nel caso dell’impianto di Raffaele, questo fenomeno dipende certamente da aver utilizzato per l’impianto radiante TUBI PRIVI DI BARRIERA ALL’OSSIGENO che, appunto, serve per evitare che, nel tempo, l’acqua dell’impianto di riscaldamento contenga sempre più ossigeno.

Proprio per questo motivo nei nostri impianti usiamo SEMPRE i tubi che vedi in foto, costituiti da 5 strati:

Tubazione Midix Plus della Eurotherm SpA

Lo strato più esterno e quello più interno sono in POLIETILENE resistente alle alte temperature PE-RT

✅Nello spessore del tubo si trova una BARRIERA CONTRO IL PASSAGGIO DELL’OSSIGENO

I 3 strati appena descritti sono “uniti” da 2 strati di adesivo, che li accoppia in modo definitivo.

Un tubo del genere è praticamente eterno (vita prevista 50 ANNI) e non darà mai problemi di corrosione da ossigeno.

Come puoi sapere se il tuo impianto di riscaldamento ha problemi di corrosione?

Primo sintomo:

Continuano a “rompersi” sempre gli stessi pezzi e, quando prendi in mano i vecchi pezzi, hanno chiare tracce di corrosione.

Magari la pompa di circolazione della tua caldaia si presentava in questo modo:

Oppure il bruciatore aveva più o meno questo aspetto:

Secondo sintomo:

C’è qualche raccordo dell’impianto che presenta chiare tracce di “ruggine” o si è già bucato.

Per farti un esempio di cosa intendo, nella foto puoi vedere una curva in acciaio zincato completamente corrosa:

Prima di andare avanti, volevo dedicare qualche riga alle STUPIDAGGINI che hanno detto i vari idraulici che sono andati a casa di Raffaele…

⛔️ “Mi suggerisce inoltre di mettere nel circuito un inibitore di alghe senza dover necessariamente fare il lavaggio” ==> NON E’ VERO

E non è vero perché l’inibitore di alghe non c’entra nulla e non è in grado di impedire questi fenomeni corrosivi.

Inoltre, in questi casi, proprio perché l’acqua si è “arricchita” di ossigeno, è indispensabile lavare in modo approfondito l’impianto.

⛔️ “Altri idraulici… mi consigliano di installare uno scambiatore secondario con un’altra pompa un po’ più performante per separare il circuito della caldaia con quello del riscaldamento ottenendo che la caldaia lavora sempre e solo con la sua acqua” ==> STUPIDAGGINE ENORME

Quando l’ho letto ho rischiato di morire!

Quello che ti suggeriscono è creare:

– Un circuito PRIMARIO, tra caldaia e un accumulo (o un “separatore idraulico”), dove l’acqua è mossa dal circolatore della caldaia

– e un circuito SECONDARIO, tra accumulo e sistema radiante, dove l’acqua è spostata dall’altro circolatori che vorrebbero installarti.

MA… C’è un ENORME MA!

In questo modo “separano” le due parti di impianto dal punto di vista idraulico, MA l’acqua utilizzata è sempre quella!

⛔️ Con questa operazione ti prometterebbero anche “il sicuro risultato di avere l’impianto per così dire uniformemente bilanciato” ==> ALTRA STUPIDAGGINE DATA DA GRANDE IGNORANZA

Il bilanciamento dell’impianto non lo ottieni aggiungendo circolatori a caso, ma svolgendo una serie di attività di regolazione.

Tra queste, la regolazione del circolatore incide forse per il 5%.

Ne ho parlato nel dettaglio in QUESTO ARTICOLO, per cui non riprenderò l’argomento anche qui…

A questo punto non si tratta di avere “qualche dubbio sulla professionalità” di chi dice queste cose, ma di cacciarli a pedate!

Per concludere vorrei dire a Raffaele e a chi si trova in una situazione simile, che c’è solo un modo per smettere di buttare soldi nella sostituzione di pezzi…

Risolvere a monte il problema!

❗️Infatti oggi sostituisci alcuni pezzi (scambiatori, pompe di circolazione,…) MA nei prossimi anni potresti avere problemi più gravi.

Un esempio per tutti: se aspetti che ti si “buchino” i tubi messi dentro i muri o sotto i pavimenti, sarai costretto a smantellare mezza casa per eliminare il problema.

Quindi cosa puoi fare OGGI se hai riconosciuto i problemi del tuo impianto di riscaldamento in quello che ho scritto finora?

Prima di tutto ti suggerisco di iscriverti al nostro nuovo Gruppo Facebook Il Tuo Amico Impiantista®, dove Raffaele ha potuto farmi la domanda che hai letto all’inizio dell’articolo.

Appena ottenuto l’accesso, scrivimi descrivendomi nel dettaglio la tua situazione: ti risponderò nel dettaglio, come ho fatto con Raffaele!

Marcello Contu
Il Tuo Amico Impiantista®
Creatore di Sistema Smarturo™ –
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